Materie prime rinnovabili e circolari: l’importanza del loro utilizzo nei cicli produttivi per il rispetto dell’ambiente

Quali sono le materie prime rinnovabili?

Sono da considerarsi materie prime rinnovabili quelle materie di origine vegetale o animale che per loro naturale caratteristica si rigenerano o non sono “esauribili” nella scala dei tempi “umani” e il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future.

Alcuni esempi di materie prime rinnovabili e circolari sono il legname, i prodotti agricoli, la carne, i tessuti di origine vegetale o animale, fonti di energia rinnovabili ecc.

In questo approfondimento delle pillole di sostenibilità di Sustenia,  parleremo dell’importanza di sostituire nei cicli produttivi le materie prime non rinnovabili, ovvero quelle composte da metalli e minerali non metalliferi, con materie prime e fonti di energia rinnovabili, seguendo i principi di economia circolare e simbiosi industriale, per ridurre la propria impronta ecologica nel rispetto e benessere dell’ambiente.

Svolta nei cicli produttivi: introdotte nuove materie prime rinnovabili e corcolari

È in corso un profondo cambiamento nello scenario delle materie prime che riforniscono la produzione industriale.

Cambiano i materiali, cambiano le determinanti economiche, e in breve tempo può cambiare il rapporto con le risorse primarie e il patrimonio naturale.

Secondo La prima mappa delle materie prime circolari un elemento centrale di questi cambiamenti risiede nella comparsa sul mercato di nuovi materiali che definiremo “circolari”.

Perchè importante utilizzare materie prime rinnovabili nelle produzioni industriali?

Le strategie circolari di recupero delle risorse rappresentano un modello economico fondamentale per molti settori, tra cui quello dei trasporti.

Un esempio particolarmente virtuoso è rappresentato dalla filiera dei pneumatici ricostruiti. L’industria del pneumatico, grazie all’attività di ricostruzione, svolge infatti da quasi un secolo un ruolo pioneristico nell’aprire la strada a un modello di economia circolare virtuoso e sostenibile.

Oggi grazie all’utilizzo di materie prime rinnovabili è possibile utilizzare e riutilizzare la materia all’infinito. Questo consente di ridurre il nostro impatto sull’ambiente e innumerevoli benefici anche da un punto di vista economico.

L’introduzione ad esempio di nuove materie prime rinnovabili e di sostanze biodegradabili nei cicli di produzione, non soltanto garantisce il regolare mantenimento dell’equilibrio ecologico ma apporta vantaggi economici, perché si riduce il consumo di petrolio, necessario per la produzione della plastica.

La nuova terra“, uomo e natura inseparabili: aiutare l’Amazzonia utilizzando materie prime rinnovabili

“Siamo tutti eco-dipendenti e inter-dipendenti. Lo sapevano i greci, lo sanno le religioni. Non puoi fare male alla terra senza fare male a te stesso. In occidente siamo abituati a pensare che la natura sia tutto ciò che è fuori da noi: in Amazzonia, invece, non esiste la natura separata dall’uomo: l’essere umano è parte della natura.” 

E’ così che L’Amazzonia insegna che non si separa l’uomo dalla natura nel nuovo libro di Sebastiano Mauri che racconta come “alcune aziende hanno piantato campi di soia, creato allevamenti intensivi di mucche che stanno distruggendo quel perfetto equilibrio. L’Amazzonia, adesso, non potrebbe essere messa peggio.”

Cosa possiamo fare quindi per aiutare l’Amazzonia?

Diminuire il nostro impatto, ridurre le quantità di metano (meno allevamenti intensivi), utilizzare meno acqua, prendere il tram o la bici, sono tutti atteggiamenti responsabili a favore della Transizione Ecologica: che cosa è e perchè è importante.

Ma da soli non bastano.

Utilizzare materie prime rinnovabili e circolari nei cicli produttivi non placherebbe soltanto l’imminente e catastrofica crisi climatica, ma contribuirebbe positivamente anche da un punto di vista sociale, riducendo le fughe di milioni di profughi su gommoni improvvisati da paesi dove milioni di persone vivono sotto la soglia di povertà.

Sostenibilità tecnologica e nuove materie prime rinnovabili: una startup produce idrogeno green low cost

H2Pro è La startup israeliana che produce idrogeno green low cost

Costituita nel 2019 da esperti dell’Israel Institute of Technology, la giovane società ha annunciato, dopo aver raccolto 22 milioni di dollari, l’immissione nel mercato di un nuovo tipo di elettrolizzatore che si servirà di elettricità rinnovabile per produrre l’elemento chimico più leggero e abbondante nell’universo, disincentivando il ricorso a combustibili fossili come carbone, petrolio e gas naturale.

Cosa sono e come funzionano le fonti rinnovabili?

Come le materie prime rinnovabili e circolari, le energie rinnovabili favoriscono la transizione energetica e carbon neutrality e derivano direttamente da fonti energetiche presenti sul nostro Pianeta, che vengono costantemente riprodotte naturalmente e quindi non possono esaurirsi.

Il 2021 sarà l’anno dello sviluppo sostenibile. Auguriamo a tutti, magari prendendo spunto da questi trend di sostenibilità, di essere parte attiva di questo cambiamento epocale.

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