L’Europa ha detto sì al piano per l’economia circolare e aumentano e si rafforzano anche le politiche di sviluppo sostenibile in Italia.
Siamo davvero pronti ad abbracciare la transizione ecologica?
Questa volta nelle pillole di sostenibilità di Sustenia troverete le tendenze che nell’ultima settimana hanno maggiormente interessato la nostra business community sulle tematiche inerente l’economia circolare e i piani di sviluppo sostenibile in Italia e non solo!
Sviluppo sostenibile in Italia e non solo: ok al Piano per l’economia circolare da parte dell’Ue
Un interessantissimo articolo di Europa Today titola: Produrre oggetti, non rifiuti: dal Parlamento Ue ok al Piano per l’economia circolare
Date le politiche di sviluppo sostenibile in Italia e in Europa, sembrerebbe sia davvero arrivata l’ora di abbracciare la transizione ecologica.
Nelle raccomandazioni approvate dall’Eurocamera nel corso dell’ultima plenaria, vi sono obiettivi vincolanti sulla “impronta ecologica” dei materiali e dei consumi per l’intero ciclo di vita dei prodotti per ogni categoria di prodotto immessa sul mercato dell’Ue per prevenire scarti e ridurre l’utilizzo di risorse e energia.
Quali sono i principi più importanti su cui si basa l’economia circolare?
L’economia circolare prevede che i rifiuti generati da alcuni si trasformino in risorse per altri.
I suoi principi più importanti sono:
- adottare risorse sostenibili nei cicli di produzione;
- usufruire dei prodotti come servizi;
- condividere beni e materiali;
- scegliere prodotti durevoli e riparabili;
- dare seconda vita ai beni in un’ottica di riciclo e riuso degli stessi.
Lo sviluppo sostenibile in Italia segue le orme di Papa Francesco
Cosa si sta facendo in Italia per lo sviluppo sostenibile?
La risposta risiede nel commento di Leonardo Becchetti nell’articolo La via sostenibile dell’Italia (sulle orme di papa Francesco) disponibile su Formiche.net.
“Non conta quanti beni e posti di lavoro produciamo, conta “come” li produciamo e la loro qualità. Per uno sviluppo sostenibile e ricco di senso ciò che conta sono buoni posti di lavoro e una creazione di valore economico compatibile con i vincoli naturali del pianeta.”
L’era dello sviluppo sostenibile in Italia.
Obiettivo: acciaio green
Cosa fa l’Italia per l’Agenda 2030?
Produrrà Acciaio green. Così l’Italia si candida a guidare la riconversione e così titola l’articolo della nostra fonte Formiche.net.
L’Italia si candida a guidare l’impegno europeo (e globale) per riconvertire l’industria di produzione dell’acciaio, responsabile del circa il 9% delle emissioni mondiali da combustibili fossili. Lo fa con tre eccellenze: Danieli, Leonardo e Saipem, che hanno firmato un accordo-quadro per proporre insieme dei progetti di riconversione di impianti “energy intensive” nel settore siderurgico.
Quali sono gli obiettivi di sviluppo sostenibile in Italia?
Dai trend di sostenibilità appena citati si evince che lo sviluppo sostenibile in Italia è un argomento che sta molto a cuore a cittadini e istituzioni e vede impegnato il bel paese nel rafforzare:
- la creazione di valore condiviso
- la produzione responsabile in ottica di economia circolare per ridurre la nostra impronta ecologica
- la riconversione degli impianti “energy intensive” grazie alla produzione di acciaio green.
Il 2021 sarà l’anno dello sviluppo sostenibile. Auguriamo a tutti, magari prendendo spunto da questi trend di sostenibilità, di essere parte attiva di questo cambiamento epocale.