Che cosa è il cambiamento climatico e come si manifesta?
Sicuramente nell’ultimo anno, anche a causa del Covid-19, l’attenzione nei confronti del cambiamento climatico e dei suoi effetti è aumentata esponenzialmente.
Le conseguenze, oltre a riflettersi nell’ambiente, si vedono anche nei nostri stili di vita e nelle legislazioni a livello europeo. Abitudini prima salde e inscalfibili adesso sono un lontano miraggio, come ad esempio concepire la settimana lavorativa davanti a un computer in ufficio.
Sustenia nelle pillole di sostenibilità di questa settimana vi mostra una panoramica di come sta cambiando la sensibilità nei confronti del climate change.
Cambiamento climatico e smart working: la nuova frontiera è il South working
Come si può lavorare a Milano ma dal Sud? Semplice, tramite il South working.
Il fenomeno si è sviluppato a partire dalla primavera 2020, quando l’emergenza sanitaria legata all’epidemia di coronavirus ha spinto verso l’adozione di misure di smart working e molte persone hanno scelto di lasciare la metropoli milanese e di rientrare nelle città di origine.
Oltre alla possibilità a livello personale di una migliore conciliazione tra lavoro e vita privata, il south working potrebbe essere una tra le possibili soluzioni al cambiamento climatico, avendo un impatto positivo sul territorio in termini di sostenibilità.
Sorpresa! Il cambiamento climatico preoccupa gli italiani quanto il Covid
Per tre italiani su quattro, clima e Covid sono le due principali sfide globali del momento. Giovani e anziani uniti per gli effetti del cambiamento climatico sull’ambiente.
Ecco i risultati del sondaggio Swg: tra i problemi più gravi che il mondo deve fronteggiare in questa fase, la diffusione di malattie infettive preoccupa quanto i cambiamenti climatici, con il 74% degli intervistati che ritiene queste le due questioni più serie da fronteggiare al momento. Per un italiano su due (49%), i cambiamenti climatici sono un problema di gravità massima. La sfida unisce i più giovani e gli anziani. Infatti, 18-24enni e over 64 sono accomunati dalla maggiore preoccupazione per le conseguenze del cambiamento climatico.
La risposta dell’Unione Europea al cambiamento climatico: il Recovery Plan
Come contribuire al cambiamento climatico?
Il Recovery Plan è, senza ombra di dubbio, la prima azione coordinata a livello europeo per contrastare il cambiamento climatico. Una risposta forte, decisa a seguito dell’emergenza pandemica che ha messo tutti i Paesi membri in seria difficoltà. La sostenibilità non può più essere messa in secondo piano, ma deve permeare qualsiasi decisione economica e sociale, oltre che ambientale.
I quattro obiettivi generali del Recovery plan che gli Stati membri devono tenere presenti, indicando come il loro piano contribuirà a raggiungerli, sono i seguenti: al primo posto c’è la promozione della coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione, seguita dal rafforzamento della resilienza economica e sociale, dalla mitigazione dell’impatto sociale ed economico della crisi e dal supporto alla transizione verde e digitale (almeno il 37% delle risorse va speso per progetti “verdi”).